TRISHULA: Time Waits For No Man
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01/09/2020Nati dalla mente dell'indaffarato chitarrista britannico Neil Fraser (che vanta in curriculum collaborazioni con artisti del calibro di Ten, Tony Mills e Rage Of Angels, tra gli altri), i Trishula, dopo il buon debutto dello scorso anno, si superano sfornando questo secondo gioiellino. In line-up si riconferma l'ottimo cantante Jason Morgan, sempre misurato ed efficace nella costruzione delle sue linee melodiche, mentre i contributi dei nuovi acquisti Neil Ogden (Demon) alla batteria e Dan Clark (Rebecca Downes) al basso si rivelano solidi ed inappuntabili. Il quartetto suona un dinamico hard melodico/aor che, non disdegnando influenze derivanti dai seventies, profuma di "britannico" lontano un miglio, e l'assoluta ispirazione nel songwriting fa emergere il reale punto di forza del disco: le belle canzoni! L'ottima opener "How It's Supposed To Be", puntellata da superbi synth, l'epicheggiante "Fallen Hero", la pompish "Hear No Evil" o le cromate "The Border" o "The Mighty", infatti, sono tutte piccole gemme di classe e melodia, dove l'assoluta bravura di Fraser alla sei corde (assoluta protagonista assieme a piano e synth) si sposa al talento incredibile di Morgan nel creare impasti vocali ed armonizzazioni assolutamente vincenti (in particolare nei magnifici refrain). Quando il gruppo rallenta i ritmi, come in "Make Up Your Mind" o "Every Time We Touch", le linee vocali risultano un po' meno efficaci che nei pezzi maggiormente sostenuti, ma stiamo comunque parlando di pezzi validissimi, che non sfigurano affatto nell'economia del platter. Se amate Ten, Pride, ed in generale l'hard melodico/aor inglese, non rimarrete per niente delusi: una delle sorprese dell'anno nel genere, veramente un gran bel disco!
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