TODESBONDEN: SLEEP NOW, QUIET FOREST
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31/07/2008Ormai è una realtà, le band con voce femminile si stanno moltiplicando all’interno della scena metal: non che questo sia un male, semplicemente può capitare che in questo calderone ci siano gruppi che, nel tentativo di avvicinarsi anche solo lontanamente alle loro principali ispirazioni, finiscano per produrre qualcosa che non desta particolarmente l’attenzione. Per gli americani Todesbonden questo discorso non vale interamente, perché da un lato si vede la loro intenzione di farsi largo in questo panorama affolato, dall’altro non si può dire che il loro lavoro rivoluzionerà il genere. Il sound di questo 'Sleep Now, Quiet Forest' è un mix di diverse influenze e stili musicali, partendo dal tradizionale gothic metal fino ad arrivare alla musica celtica e folk, le quali sono forse la vera particolarità di questo disco. Le trame melodiche formatesi sono piene di atmosfere che toccano varie sfumature e stati d’animo, da quelle più malinconiche e toccanti a quelle più suggestive e sognanti, grazie anche all’utilizzo di strumenti non convenzionali, in primis flauto e violino, e alla voce della talentuosa Laurie Ann (Autumn Tears). Tracce come la particolare "Surya Namaskara", costruita interamente su musica e lirismi, la bellissima "Aengus Od’s Fiddle", la suggestiva "Fading Empire" dove il violino gioca un ruolo fondamentale e la tenera titletrack esprimono bene le emozioni della musica dei Todesbonden. In tutto questo susseguirsi di melodie, la componente più metal rimane in certi pezzi un po’ in secondo piano, ma trova comunque spazio dove sfogarsi in canzoni come la convincente "Surrender To The Sea" e l’incalzante "Battle Of Kadesh" che alterna ritmi orientali ed epici in una lunga partitura musicale. Interessante ma c’è ancora lavoro da fare.
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