BODIN, TOMAS: IAM
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19/09/2005Quarto disco solista per Tomas Bodin, carismatico ed eclettico tastierista dei "The Flower Kings". A differenza del precedente "Sonic Boulevard" ci troviamo di fronte ad un cd coraggioso, diviso in tre capitoli da circa venti minuti l'uno: una maestosa e incredibile prog opera creata dal buon Tomas per sfidare l'ascoltatore e, forse, anche le proprie capacità compositive. Il risultato è un disco incredibile, che lascia l'ascoltatore allibito da tanta grandezza in fase di songwriting: impossibile cercare di descrivere il caleidoscopio di emozioni e di stili che vengono esplorati da questo "I A M", l'unico modo per comprenderlo è ascoltarlo. Certo questo disco è destinato ai fans del progressive, sia rock che metal, che troveranno le tre parti di questa opera incredibilmente spiazzanti e coinvolgenti: una vera marea di emozioni, di ritmi, di cambi di umore e di direzione che faranno la gioia degli amanti della classe e delle pazzie di un genere spesso non capito o inteso solo come "quello che suonano i Dream Theater". Le venature settantiane di "I" vi faranno da guida in questo incredibile disco, che è forse una delle uscite più spiazzanti e coraggiose in ambito prog di questo 2005: in definitiva da ascoltare, riascoltare per moltissime volte fino a farsi coinvolgere e sommergere dalla musica creata da Tomas Bodin. Vedrete che non ve ne pentirete...
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