FINE 99: FINE 99
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01/12/2008A volte l’underground italiano riserva delle sorprese davvero piacevoli (ma a dire la verità succede molto più spesso che ‘a volte’), ed è questo il caso dei Fine 99, usciti per Music Manor. A dispetto dei titoli in italiano, la band ci propone un nu metal/alternative rock di prima classe, a partire dalla produzione (una cura del genere in Italia ce l’hanno davvero pochi, e suoni come quelli che si sentono in "Quello Che Non Farai Mai" o "Tradito" rivaleggiano con i nomi esteri) per arrivare a un songwriting solido e variegato, che pesca in egual misura dal punk come dal nu metal come dal rock più melodico. E’ in dodici tracce che i Fine 99 dimostrano tutto il loro lavoro, e la scelta di affiancare brani eterogenei fra loro si rivela vincente, e fa scorrere l’album liscio come l’olio verso la fine senza noia o voglia di skippare alcunchè. Peccato solo per il cantato in italiano, oggettivamente molto buono, ma che personalmente trovo poco personale e sanremese, nel contesto (si tratta della solita arma a doppio taglio). Ma cose di poco conto, di fronte al resto, tra cui una confezione in digipack molto curata.
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