THIS EMPTY FLOW: THE ALBUM
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28/04/2006Progetto nato dalla volontà di due ex Thergothon e scioltosi in seguito nel 1997, i This Empty Flow sono una creatura piacevolmente particolare che alla luce(meglio dire al "buio") di questo doppio CD appare come l'anello di congiunzione tra il dark-pop che discende dai The Cure, riminiscenze proprie della New Wave ottantiana, ed un grado minore di elettronica frutto di frequente e funzionale uso del programming. Il mood operante è quello introspettivo con poca concessione all'energia e quasi nulla all'up-tempo, assecondato da un trasparente velo malinconico che ne fa un inno alla rassegnazione che non concede niente, per fortuna, alla disperazione gratutita. Così, "The Album" si fregia di tutte le condizioni e le sensazioni che ne fanno un lavoro che non fa a pugni nè con il tempo, nè che i trend(il doppio CD costituisce la presentazione remastered di "Magenta Skycode", primo album della band finlandese, e di undici brani inediti con alcune demo e disco version di brani del disco precedente), e che si presenta unicamente per entrarti dentro oggi, domani e chissà fino a quando stimolando ogni punto sensibile alla riflessione, sfiorando quella parte nascosta e poco conosciuta di ogni interiorità che fatica ad emerge durante l'ordinario, il quotidiano. Ma "The Album" si spinge anche oltre l'emozione sposando un concetto sonoro arduo da riscontrare in giro. Certo figlio, in parte, di alcune derivazioni, ma spogliato da quella veste che ne farebbe una mera riproposizione, e che si spinge ben oltre raggiungendo un grado di originalità definibile come un lusso di questi tempi. Un lavoro, quindi, che ha tutti i presupposti per diventare un vero e proprio cult nell'immaginario sia di chi ha confidenza con questo tipo di sonorità, sia per chi cerca un valido ed interessante diversivo all'ascolto abituale, e che grazie alla nostrana Eibon si carica di una intensità emozionale garantita dall'etichetta che si prende carico solitamente della musica di gente che sa come parlare a quello che hai dentro(e che spesso più ci tormenta).
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