THE SEVENTH POWER: DOMINION & POWER
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12/11/2008Avete presente quelle domande dalle risposte impossibili che ogni tanto sorgono, tipo cosa sarebbe successo se i Judas Priest avessero preso Ralf Sheepers al posto di Tim Owen, o cosa sarebbe successo se gli Iron Maiden non avessero litigato con Blaze Bayley durante il Virtual XI tour, o ancora mille e mille questioni come queste senza una risposta possibile? Beh, questa band, The Seventh Power, risponde in maniera propria alla domanda: cosa sarebbe successo se Tony Iommi avesse ripreso Ozzy (e con lui avesse fatto entrare nella band anche Zakk Wylde) nei Black Sabbath dopo il fallimento degli esperimenti Ian Gillan e Glenn Hughes, invece di assoldare Tony Martin? ‘Dominion & Power’, secondo lavoro della white metal band americana, suona proprio come avrebbero suonato ‘The Eternal Idol’ o ‘The Headless Cross’ se ci fosse stato il macellaio di Birmingham dietro al microfono ed il Black Label Society alla chitarra. Il perché è presto detto: Bill Menchen (Final Axe) canta come Ozzy, suona come Zakk Wylde e compone come componeva Iommi venti anni fa; ad aiutarlo il prezzemolino Robert Sweet (ex Stryper ma sempre attivo nel settore white metal) alla batteria ed il bassista Rod Reasner (compagno di Bill nei Final Axe), per un disco davvero bello, che pur suonando un sacco retrò riesce ad affascinare al primo ascolto. Ottima la produzione, belle le dieci canzoni e anche bello l’artwork di Jan Yrlund per uno dei must di questo fine 2008.
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