TESTAMENT: LIVE IN LONDON
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17/12/2005Una reunion di quelle destinate a lasciare il segno, un tour che mostra come i vecchi Testament sappiano ancora fare male e, a suggellare il tutto, questo live album che raccoglie il meglio (o quasi) della prima parte della carriera della storica formazione californiana, pescando brani cioè che vanno dal portentoso debutto al più scialbo "The Ritual". L'impatto è quello dei tempi d'oro, con il grande capo Chuck che scarica sul pubblico vagonate della propria grinta e tutto il gruppo che risponde al meglio delle proprie possibilità. Una band decisamente in forma, capace di valorizzare in sede live anche pezzi che diversamente sarebbero stati promossi al rango di hit, come "Let Go Of My World" e "Souls Of Black". Sono però sempre e comunque i grandi classici a farla da padroni, a cominciare da quella "The Preacher" che apre lo show e che porta da subito il delirio tra i fan. Devastante l'accoppiata "Into The Pit" - "Trial By Fire", così come perfetta è l'esecuzione di "Sins Of Omission" ed "Electric Crown", una canzone che avrebbe meritato una cornice ben diversa dal "The Ritual" in cui è stata pubblicata. L'emozione più bella nasce però dal poter sentire duettare ancora una volta Peterson e Skolnick su un brano che ha fatto la storia del thrash come "Over The Wall". Va detto che l'assenza di "Burnt Offerings" e "Apocalyptic City" non può passare inosservata, soprattutto se consideriamo il fatto che è stata inserita nella setlist anche la mediocre "The Legacy" di cui avrei fatto volentieri a meno. Un particolare che comunque non incide più di tanto sull'apprezzabile risultato finale. Se questo "Live In London" è una rappresentazione fedele di quello che sono adesso i Testament, allora il consiglio è quello di cercarsi un rifugio sicuro, perchè i segnali che preannunciano un nuovo "The Gathering" ci sono tutti.
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