TAZ TAYLOR BAND: WELCOME TO AMERICA

Anche la Escape Music non ha disertato l'appello tra le etichette pronte a rinfocillare il mercato del rock al ritorno dalle ferie estive, un'operazione che la label britannica ha operato grazie al rilascio sul mercato di "Welcome To America", debut cd della Taz Taylor Band. Il gruppo in questione, costituito dall'omonimo axeman inglese, vanta nella propria line-up l'inserimento di un vocalist di grande calibro come Graham Bonnet (Rainbow, Alcatraz), un singer capace di donare al progetto in questione grandi dosi di esperienza ed abilità interpretativa, fattore che permette al qui discusso cd di ritagliarsi il proprio meritato spazio all'interno dell'audience dei giorni nostri. Il genere trattato è un hard-rock tinto di chiare escursioni melodiche, chiaramente improntato sugli stilemi dettati da bands quali UFO e Rainbow ma capace di non abbandonarsi in modo stantìo alle coordinate sonore di tali mostri sacri, operazione effettuata grazie all'inserimento sporadico di chiari riferimenti di estrazione maggiormente AOR. Il risultato di questo particolare mix è incentrato su dodici tracce godibili e dal buon tiro musicale, le quali potrebbero accaparrarsi l'attenzione dei fans delle due diverse correnti sopracitate. Forse quello che manca a "Welcome To America" è la presenza di un paio di killer-tracks capaci di trascinare e far esplodere a dovere il resto dell'album, il quale si attesta comunque su livelli qualitativi indubbiamente soddisfacenti. A tutto quanto si qui citato va aggiunta una nota positiva anche sul lavoro di produzione che fa da sfondo alle varie tracce, attento a non sminuire il marcato spirito rock che fa capolino per tutta la durata del cd. In conclusione quella targata Taz Taylor Band è un'uscita che merita senza dubbio un minimo di attenzione da parte di tutti i fans delle sonorità rock in genere, in particolare per tutti coloro che seguono con interesse il buon lavoro fin qui effettuato dall'attenta Escape Music. Non fondamentale ma comunque degno di interesse, visto e tenuto conto anche della presenza di un grande singer come Graham Bonnet.