STILLBORN: MANIFESTO DE BLASFEMIA
data
15/02/2008Arrivano dalla prolifica Polonia, che ha dato i natali a numerose realtà internazionali di metal estremo (Behemoth, Graveland, Vader, Decapitated senza contare l'attivissima scena black metal), questi blasfemissimi Stillborn, che propongono ai metallers di tutto il mondo il loro secondo album. La proposta non è delle più originali: un tiratissimo, potente e grim Black/Death, diretto e senza compromessi. Riffoni taglienti e corposi, efficaci nella loro semplicità, che costruiscono la giusta atmosfera prima che il violentissimo e tecnico drumming percuoti senza pietà l'ascoltatore. E a dare il tocco finale, la doppia voce di Killer e Ikaroz, ora bassa e cupa, ma urlata e incalzante quando serve, che, "memore" delle sovraincisioni di Bentoniana memoria riesce a 'spaventare' a dovere. Ovviamente non ci si deve aspettare molto dalla solistica, poichè, in tema con la pesante aura di malvagità e grimness, è appena accennata. Cosa dire, che oltre tutte queste cose già dette, c'è la noia che imperversa in 'Manifesto De Blasfemia'. I polacchi non fanno altro ch proporre schemi triti e ritriti, senza aggiungere assolutamente nulla di originale, figuriamoci innovativo. Sinceramente, con tutti gli Zyklon, i Vorkreist e i Belphegor in giro, non vedo come gli Stillborn possano ritagliarsi un grosso spazio nei cuori dei metallers del Globo. Rivolgendomi, però, a chi tutta questa cattiveria e "fedelà alla linea" piace (e credetemi, non sono pochi) posso dire che la band svolge più che onestamente il proprio compito, e che potrebbe anche rivelarsi interessante. Del resto, cercate violenza, grimness e cattiveria? Beh, questi ne hanno a quintali. Guardate bene la copertina e leggete i nomi delle tracce, devo forse spiegarvi di cosa trattano i testi?
Commenti