NECROWRETCH: The Ones From Hell
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19/02/2020I sentori del black/death più intransigente permeano l’ultima fatica dei Necrowretch. I francesi sotto l’egida di Season Of Mist, dall'album 'Satanic Slavery', ci regalano un lavoro diretto, marcio e purulento. L’atteggiamento “old school” è palese sin dalla prima traccia; una dissonante chitarra acustica ci accoglie, prima del putiferio death/black, si avvertono alcune influenze dei primi Mayhem. Gli arrangiamenti sono molto minimali, quasi essenziali, sporchi e grezzi. “Luciferian Sovranty” è un’altra bordata veloce e aggressiva, a metà fra i Dissection e i Marduk. Come si evince dai titoli dei brani le tematiche non si discostano dall’ideologia satanista che permea tutta la loro discografia. Un po’ di respiro ci viene dato dalla titletrack che con il suo incedere terzinato fa ricordare il riffing tipico dei primi anni del black. La strumentale “Absolute Evil” ci conduce nella seconda metà dell’album dove citiamo “Darkness Supreme”, brano che fa bella mostra delle influenze death (Necrophobic su tutti) e il bel brano strumentale, in parte acustico “Through The Black Abyss” nel quale i francesi dimostrano le loro capacità compositive. L’album si conclude con la violenta “Necrowretch” che sfoga gli ultimi residui di rabbia rimasti. Certo un lavoro non proprio originalissimo ma onesto death/black suonato con furia e cattiveria senza badare troppo alla forma ma andando diretti al sostanza.
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