SKRUIGNERS: NIENTE DIETRO NIENTE DAVANTI
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10/02/2008Rieccoli qui, i nostri Skruigners. Li avevamo lasciati 5 anni or sono con l’eccellente ‘2003’, ed ora li ritroviamo con questo 'Niente Dietro Niente Davanti', da qualche settimana in tutti i negozi. Rispetto a 5 anni fa molte cose sono successe: innanzitutto le molte critiche ricevute dalla band per un atteggiamento, a detta di molti, troppo commerciale (per un punk una band che accetta di suonare in un club anziché in un centro sociale ha tradito il genere e lo spirito che anima la "scena"), benché gli Skruigners continuino comunque a suonare davvero ovunque senza mai farsi troppi problemi e richiamando sempre un gran numero di fans (il che fa venire il sospetto che dietro a queste critiche ci sia più invidia che altro); ma il problema principale che ha interessato gli Skruigners in tutto questo tempo è stato quello della stabilità della formazione: rispetto alla line-up di ‘2003’ troviamo ora un nuovo bassista (Mattia) e un nuovo chitarrista (Tadzio). Inevitabili le ripercussioni che i nuovi innesti hanno avuto sul sound della band: l’inserimento di Tadzio (già membro dei metalcorers The End Of Six Thousand Years), in particolare, ha conferito alle sonorità di quest’ultimo disco un impronta metallica che sui precedenti lavori non era possibile ravvisare, per lo meno non in queste proporzioni. L’hardcore la fa sempre da padrona, ovvio. Ma è impossibile non stupirsi di fronte a certi riffs e a certi assoli, che non avremmo mai pensato potessero uscire dalla mente degli Skruigners. Ad ogni modo l’hardcore, che ha da sempre contraddistinto le sonorità della band, è rimasto quello di sempre: violenza sonora, bruschi cambi di ritmo, sferzate di aggressività e melodie taglienti come rasoi continuano a caratterizzare la musica di queste leggende del punk italiano ancora dopo 12 anni di carriera. Chi li conosce sa già cosa aspettarsi. Il problema è che la formula comincia a diventare ripetitiva, e di conseguenza la qualità dei brani si è leggermente abbassata rispetto alle precedenti uscite discografiche. Non mancano pezzi straordinari: "Non Mi Volto Mai", "In Bilico", "Come Foglie", "Abbastanza", "L’Ultimo Sorriso", "Ltsvf" (quanto assomiglia ai Cripple Bastards!), "Oggi La Rivolta Indossa Una Divisa", la polemica "Suono Per I Soldi" (che si ricollega a quanto dicevamo in inizio di recensione) sono tutti pezzi che ci riportano con la mente ai dischi più riusciti degli Skruigners; ma lo stesso non si può dire per tutti i brani del lotto. La potenza è naturalmente rimasta quella di sempre, e non mancherà di stupire chi non è avvezzo a certe sonorità; ma chi conosce la band e sa di cosa gli Skruigners possono essere capaci non può considerare questo disco un capolavoro. Nessuna delusione, certo, in quanto si tratta comunque di un ottimo prodotto. Ma ciò non toglie che io ora mi spari un’overdose di '2003' e 'Finalmente Vi Odio Davvero'.
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