SIXTY MILES AHEAD: Blank Slate
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26/01/2012E' inquietante cosa sono riusciti a creare questi quattro ragazzi milanesi a pochi mesi dalla nascita di questa band. Nel giro di sei mesi si uniscono, partoriscono questo EP prodotto in maniera eclatante, dove le composizioni sono veramente mature, profonde e potenti. Parliamo di un hard rock americano dell'ultimo decennio frammisto da aloni post grunge, quindi forti richiami ai Nickelback, Hinder e Shinedown e quant'altro. Straordinaria è la voce di Sandro Casali il quale, sia per quel che riguarda l'impostazione, colori, interpretazione, sia per quel che concerne la pronuncia: egli è seriamente un grande plus di questa band, finalmente dopo tanti improvvisati urlatori si vede la luce alla fine del tunnel. Pregevole anche il lavoro di Fulvio Carlini alla chitarra, spazia da ottimi riff downtuned come "Dance", oppure in soli da axeman come in "Under My Skin", a lavori di fioretto come quelli espressi nell'eccellente mid "Chances". Proprio quest'ultimo gioiello è il vero e proprio capolavoro di questo disco, semi ballad perfetta su un inciso pazzesco, arioso quanto basta per quanto riesce ad aprire, un brano veramente intelligente e maturo. Gli altri brani sono un pugno in faccia con il plus di avere sempre linee melodiche impressionanti per come riescono a sposarsi nel contesto nelle quali esse sono state costruite. A chiudere questo piccolo capolavoro abbiamo la ballad acustica "A Place", un attimo differente dal contesto, ma ottima per costruzione ed interpretazione. Un lavoro veramente bello avente tuttavia una pecca gigantesca che è sita nel fatto che, dopo cinque pezzi, non se ne ha abbastanza, si ha ancora fame, si ha ancora voglia di andare avanti ad ascoltare i quattro meneghini. Ragazzi, questo è grave, fate in fretta a completare il previsto full-lenght altrimenti vi azzanniano le gambe.
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