SICKENING HORROR: THE DEAD END EXPERIMENT
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09/12/2009Ma com'è possibile che dischi di questo calibro escano nel silenzio più totale? Com'è possibile che una band di questo livello non sia ancora sulla bocca di tutti? Lasciamo stare, và. Allora, seconda uscita per i deathster greci, stavolta privi dell'immenso George Kollias (Nile) che hanno apportato delle modifiche nel loro complesso sound. Nel debutto di due anni fa sfoderarono un sound impressionante, tecnicissimo, velocissimo, violento, raffinato. Oggi le cose sono leggermente diverse, innanzi tutto nella produzione, piuttosto polverosa e old school, ma anche nella logica compositiva. Velocità ridotta, una certa tendenza all'atmosferico, ("Mirrors Reflect Only Dead Bodies") psichedeliche dissonanze che ricordano vagamente l'ultimo album dei Decapitated, poi evidenti richiami agli Atheist nei raffinati e numerosi passaggi clean. Questo è il nuovo disco dei Sickening Horror, un viaggio oscurissimo in un mondo dai paesaggi cupi e surreali, dove non troviamo il solito, trito, labirinto di contro-tempi ipervelocizzato, piuttosto un insieme armonico di riff semplici e funzionali, ma totalmente dissonanti tra loro, che creano una strana atmosfera con i continui cambi di tempo e i passaggi aperti e dissonanti, a metà strada tra la lenta cupezza degli Immolation e le armonie fusion degli Atheist ("Noise Dreaming"). La solistica è poco presente, perchè qui il groove la fa da padrone incontrastato, arricchito dai numerosissimi passaggi e tempi assurdi, e persino qualche coro pulito ("Lay Rotten, Never Forgotten"). Peccato che la voce non sia sempre all'altezza della situazione, perchè è davvero l'unica pecca in un disco mostruosamente bello, complesso e purtroppo non comprensibile per tutti.
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