FLESHGOD APOCALYPSE: Veleno
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07/01/2020Dieci anni sono passati dall'esordio 'Oracles' sotto l'egida della Willowtip/Candlelight Records che diede vita ad un gran vociferare sulla band italiana, profonde spaccature e distanti opinioni tra vecchi e nuovi metallari: da amare o odiare, con loro non esistono vie di mezzo. Nel Frattempo due membri hanno lasciato la formazione: Cristiano Trionfera e Tommaso Riccardi (entrambi chitarra e voce) portando il polistrumentista leader Francesco Paoli a prendere parte delle loro veci ed a reclutare il batterista obiquo David Folchitto (Stormlord, Scuorn, Gravestone e svariate altre band) ed il secondo chitarrista Fabio Bartoletti (Deceptionist) ma senza snaturare il sound di base, un technical death metal a forte connotazione classico/sinfonico/barocca. Rispetto al passato non ci sono grosse differenze, si nota una maggiore connotazione metal (thrash, power, progressive, death) relegando la parte sinfonica al ruolo di comprimaria, ma non di secondaria importanza; sono riusciti a limitare quella sensazione di 'information overload' che generava un pò di confusione ed a ragiungere lo zenith nei grandiosi crescendo di "Monnalisa", nei dualismi vocali della epica/operistica "The Day We'll Be Gone", nelle thrashy "Worship And Forget" ed "Embrace The Oblivion", imperversando lungo tutto il lavoro nelle spire dei Septicflesh e dei Theatre Of Tragedy; chiude il lavoro la tetra, melodiosa e toccante suite per piano che da il titolo all'album. Maturità e coesione.
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