Seven: Freedom Call
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16/09/2011Molto probabilmente il nome Seven non dirà nulla ai più di voi, ma la band in questione ha già all'attivo una manciata di album (di qualità, invero, assai altalenante e quasi tutti strumentali), e nella natìa Repubblica Ceca gode di una discreta fama. Dopo numerose vicissitudini ed infiniti avvicendamenti in seno alla line-up, finalmente il chitarrista Honza Kirk Behunek riesce a creare attorno a sè una formazione affiatata, compatta ed affidabile e dà alle stampe, quasi inaspettato, questo 'Freedom Call', piacevole e rinfrescante brezza in questi torridi giorni di fine estate. Prodotto egregiamente da Victor Smolski (co-autore anche di alcune lyrics), il dischetto in esame suona come una ipotetica e fruttuosa jam tra The New Black, Brainstorm e Black Label Society, con in mente melodie ed umori cari ad Alice In Chains, Extreme (quelli del bistrattato ed incompreso, ma immenso 'Waiting For The Punchline'), ed a certo hard rock melodico dei nostri giorni. Confusi? Ascoltatevi, tra le tante, "The Road" (a Nuno Bettencourt fischiano le orecchie per l'arpeggio iniziale), "So Scarred" (riffone alternative dannatamente efficace) e "The Joker" (strofa con voci doppiate in stile Cantrell/Staley) e poi sappiatemi dire.
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