SILENZIO PROFONDO: Terra Madre
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20/03/2025I Silenzio Profondo si sono formati nel 2006 e con 'Terra Madre' giungono al loro terzo full-length. Una delle caratteristiche principali del gruppo è la scelta di cantare in Italiano, proseguendo una tradizione di band metal come ad esempio gli Strana Officina o gli ultimi Vanadium. In effetti, anche a livello musicale, troviamo una certa affinità con i gruppi ora citati, per quanto comunque il combo mantovano abbia saputo creare un proprio stile facendo convivere i riff e l'estro chitarristico di Gianluca Molinari e Manuel Rizzolo con una sezione ritmica potente e molto dinamica e con la voce alta ma anche alquanto espressiva di Maurizio Serafini. "Terra Madre", contrariamente a quanto potrebbe far pensare il titolo, non è propriamente un concept, benchè diverse canzoni facciano riferimento o comunque accennino al profondo legame tra l'uomo e la Terra in cui vive e al rischio che questo possa spezzarsi, ma le tematiche sono varie e affrontano anche diversi altri argomenti come la mitologica "Scilla e Cariddi" o le più introspettive "Uomo sospeso", "Il demone" o "Schiavo della morte". A nostro parere, sono proprio canzoni di questo tipo quelle dove la band raggiunge il proprio apice, perchè riesce meglio a far compenetrare la propria musica con queste tematiche, creando un range di emozioni che viene scandito con grande efficacia da atmosfere ora cupe ora più solari, insieme alle azzeccatissime performance interpretative di Serafini. Per contro, ad esempio, un brano come "Tempesta di Meteoriti", ineccepibile dal punto di vista musicale, non riesce a nostro avviso ad ottenere lo stesso effetto con il suo testo apocalittico. Tra gli highlight del disco menzioniamo senz'altro anche "Quarantena", un brano dalle venature prog di circa otto minuti e mezzo di durata. "Terra Madre" conferma dunque tutte le ottime qualità di questa band, ormai una realtà consolidata del panorama metal tricolore.
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