ROTTING CHRIST: NON SERVIAM
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25/11/2004Dopo un disco brillante come 'Thy Mighy Contract' i Rotting Christ registrarono 'Non Serviam', che seguì bene o male le coordinate sonore del precedente, ampliandone ulteriormente il raggio d'azione e chiudendo, di fatto, il primo periodo musicale del gruppo, quello ossia legato al cosidetto (da loro stessi) "Abyssic Death Metal". Musicalmente parlando, il sound di 'Thy Mighty Contract' è stato ripsoposto anche qui, seppur con maggior attenzione all'aspetto atmosferico (che da questo punto in poi diverrà la caratteristica principale del sound del gruppo greco) grazie principalmente all'immenso apporto di Magus Daoloth alle tastiere, ma anche al buon lavoro di Necromayhem (Sakis Tolis) alla chitarra. Le tematiche sulfuree, maestose e adimensionali da sempre care al gruppo sono state anche questa volta riproposte, questa volta in un inglese dalla grammatica alquanto "spicciola", con vistosissimi errori grammaticali e ortografici sparsi dappertutto (date un'occhiata al booklet, come per dire che non siamo solamente noi italiani gli asini in lingue straniere!) probabilmente dovuti più alla fretta di far uscire il disco che a una vera e propria lacuna linguistica. La fretta si sa, è cattiva consigliera, e infatti seppur con la medesima line-up, e passati dalla Osmose alla Unisound, Sakis e soci registrarono le nove canzoni dell'album in maniera un po' troppo veloce, dato che sembra chiaro anche dopo pochi ascolti che il prodotto seppur buono avrebbe potuto rendere di più se contornato dalle giuste attenzioni. Anche la registrazione lascia un po' a desiderare e fa di questo 'Non Serviam' un buon disco per l'underground (anzi un buonissimo disco), ma qualcosa di troppo grezzo e scarso per poter essere il parto di un grande gruppo.
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