RIUL DOAMNEI: Fatima
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16/12/2011Dopo una demo, un ep e il debut 'Apocryphal', finalmente si pone fine ad un concept che da tempo i nostri avevano iniziato. Il risultato è di quelli inaspettati. Non gridiamo al miracolo, certo, ma 'Fatima' è un disco scritto con tanta passione dove le prime note a brillare di luce propria sono quelle del brano "Of Misery And The Final Hope", che ha tutte le carte in regola per fare sfaceli in sede live (grazie soprattutto al ritornello molto catchy), e rimanda un po' a riff swedish di proprietà Dark Tranquillity. Non è questo però il primo singolo del cd, ma "Transuding Statue Phenomena", una scheggia impazzita con continui cambi di tempi e deboli tastiere in sottofondo, ma che si riprende subito rivivendo il classico symphonic-black con un tappeto melodico ben eseguito. "Sodoma Convent" e "The Fourth Convent" sono testimonianza dei Riul Doamnei più violenti, ma anche più maturi, devoti non solo ai tempi più grezzi, ma a stacchi precisi e buoni arrangiamenti. Dal canto loro possono contare sull'aver fatto uscire un prodotto valido, dove la facile presa dei brani si incontra con la loro ben più palese forma-canzone abbastanza intricata. 'Apocryphal' era sì un esordio, ma era stato composto troppo di fretta, e magari questo ha contribuito a farlo perdere un pochino nell'anonimato nonostante la band ha girato mezza Europa con grandissimi nomi al fianco. Riuscirà 'Fatima' a fare lo stesso, ma con una band più consapevole delle loro capacità? Intanto commplimenti.
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