RE:AKTOR: ZERO ORDER
data
08/10/2003E' notevole l'interessamento che la Nuclear Blast sta mostrando ultimamente nei confronti di sonorità più moderne e 'alternative', si veda il caso degli ottimi Mnemic, sicuramente una piacevole sorpresa; a seguire ecco che arrivano tali Re:aktor, quattro individui sconosciuti (nemmeno la bio mi sa dire qualcosa a riguardo) che propongono un metal futuristico pesantemente influenzato da Fear Factory, Rammstein, Nine Inch Nails senza trascurare qualche riff di matrice thrash. Al contrario dei già citati Mnemic, i Re:aktor non riescono a colpire nel segno come dovrebbero, per via di composizioni fiacche e dispersive, che hanno la pretesa di mischiare metal estremo e ambientazioni cibernetiche ma che, ad ascolti approfonditi, fanno prevalere la noia nell'ignaro ascoltatore. Le idee, bontà loro, ci sarebbero tutte visto che certi inserti di synth non sono affatto male e anzi, ricreano molto bene un'atmosfera spaziale 'fantascientifica' che mi ha spesso ricordato gli ultimi lavori degli svizzeri Samael (da troppo assenti dalle scene); non è quindi tutto da buttare in "Zero Order", le idee buone, anche se non molte, ci sono e danno piuttosto l'impressione di essere assemblate male,senza un occhio di riguardo alla forma canzone e alla godibilità dei brani. Per ora rimandati in attesa di un album degno di nota che possa brillare di luce propria in un panorama troppo affollato e inflazionato di uscite simili tra loro. Per il momento, se avete un disperato bisogno di cyber-industrial metal (o come lo vogliate chiamare), ci sono sempre gli Mnemic a farvi compagnia...io torno ad ascoltarmi "Demanufacture". Un album purtroppo deludente, che mostra molti punti deboli nonostante le buone idee presenti, in questa sede non sfruttate a dovere.
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