FEAR FACTORY: THE INDUSTRIALIST
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02/06/2012Negli ultimi dieci anni in casa Fear Factory se ne sono viste un po' di tutti i colori, tanto che è difficile riassumere con coerenza (o senza commenti di circostanza) tutta la soap opera, appunto, che ha visto protagonista la band californiana. Certe sono due cose: che la buona musica non è mai venuta a mancare (riteniamo anche 'Transgression' un disco tuttora ottimo), e che alla fine cosa importa chi suona gli strumenti e scrive le canzoni se queste ultime sono di primo livello. Il comeback di tre anni fa a nome 'Mechanize', che vedeva il ritorno del paffuto Dino Cazares, si è rivelato un disco di buona fattura, forse un po' di maniera, ma senz'altro appetibile a chiunque ami il cyber metal dei nostri. Questo nuovo parto, che tra l'altro è un concept che vorrebbe riprendere un po' le atmosfere e i temi di 'Obsolete', continua sulla stessa strada. Chi ama i Fear Factory dello storico 'Demanufacture' può rimanere tranquillo poichè Dino e Burton non si sono praticamente scostati da quegli stilemi, anzi, sono finiti a fare un disco più di mestiere che di cuore. E se da una parte la cosa è senz'altro positiva (quanti altri lo fanno? Centinaia), dall'altro rende l'ascolto del disco un po' noioso e prevedibile tanto che i pezzi più interessanti sono i due conclusivi, strumentali e praticamente non-metal, quasi delle colonne sonore industrial futuristiche. Formalmente un buon lavoro, che raggiunge la sufficienza piena, ma sembra che la fine della strada sia arrivata anche per loro, a meno che non decidano di uscire dalla loro zona di comfort.
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