RAIN (MICHAEL BORMANN): STRONGER
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31/10/2006Non pago del suo coinvolgimento all'interno dell'ultimo studio album di Zeno e dell'appena avvenuta pubblicazione del proprio secondo lavoro solista, Michael Bormann torna alla carica anche con uno dei suoi tanti side-projects sin qui intravisti e più precisamente i Rain, fondati nel 1997 dal chitarrista Lars Forseth e completati dall'inserimento in line-up di Tore Moren (Jorn) e Per Helge “Peppa” Bruvoll (Bangkok Babes). Quella di "Stronger" è la seconda uscita in studio del progetto in questione, il quale diede alle stampe nel 2002 per la Kivel Records il piacevole esordio "House Of Dreams", un cd di rock melodico dalle reminescenze americane che aveva permesso al sottoscritto, così come del resto a molti altri, di apprezzare Bormann in una veste più leggera e scanzonata, la quale si adattava in maniera indubbiamente positiva al proprio stile vocale. Il qui recensito "Stronger", invece, è un cd che nonostante l'ottima qualità di base delle composizioni, il buon lavoro di produzione e la solita grande performance di Bormann dietro al microfono, sinceramente ha lasciato al sottoscritto un certo strascico amaro, ed i motivi sono presto detti. I tredici brani inclusi nel platter, infatti, non ricalcano le orme sonore del precedente capitolo (a parte rare eccezioni quali la briosa "Crazy" e la radiofonica "Deserve"), ma si adagiano bensì sul classico stile che fu dei Jaded Heart e che abbiamo rivisto recentemente nel da me recensito "Conspiracy", e cioè in un classico hard-rock melodico di chiara estrazione teutonica. Sinceramente avrei preferito rivedere Bormann e soci alle prese con le contaminazioni intraviste nel godibile debut "House Of Dreams", anche se, e ci tengo a sottolinearlo, questa mia considerazione non deve minimamente sminuire il valore di un'ottima uscita, la quale farà indubbiamente la felicità di tutti gli amanti del tipico Jaded Heart-style. Un po' errata nel contesto, ma comunque di marcato spessore.
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