PROTO~KAW: THE WAIT OF GLORY
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29/01/2006Doveva essere una re-union fatta una tantum per ricreare l'atmosfera del gruppo pre Kansas e per permettere di far conoscere al pubblico quale era stata la prima line up da cui poi era nata la grande band americana. Ho detto doveva, perché dopo il successo di 'Before Become After' la band ha deciso di continuare a lavorare insieme dato che il suonare insieme ha ravvivato in tutti loro la fiamma che li aveva poratati ad inizio anni settanta a trovarsi a scrivere ed incidere canzoni. Dopo poco più di un anno e mezzo dalla precedente pubblicazione, ecco uscire sul mercato The Wait Of Glory, secondo album dei Proto~Kaw. Come dice Livgren, chitarrista e leader del gruppo, questo disco parte con delle premesse totalmente diverse dal precedente: Before Become After è stato composto da un gruppo di amici che si è ritrovato dopo molto tempo ma che non erano più un gruppo da almeno 30 anni, The Wait Of Glory invece nasce dalla convinzione, creatasi in ognuno di loro, che si poteva ancora essere una band e che si poteva iniziare una nuova avventura tutti insieme. Tutti hanno quindi portato qualcosa alla stesura e alla composizione dei brani sia in termini puramente pratici sia in termini di atmosfera che si crea fra persone che stanno bene insieme. Il risultato è un disco prog rock molto valido dove si sente una coesione decisa fra i vari componenti e dove nulla è lasciato al caso o trascurato, dove ogni nota trova il giusto posto. Brani come Nevermore, The Vigil, Old Number 63 e Osvaldo's Groceries ci fanno capire come i Proto~Kaw sappiano coniugare sonorità progressive, jazz-fusion, cori sentimentali e tocchi di autoironia senza risultare spocchiosi o esasperati. In pratica quello che la stessa band definisce "Progressive in a new way". Il consiglio è quindi quello di lasciarsi trasportare attraverso le 10 tracce dalla voce di Meredith, dal flauto di Bolton, dalla chitarra di Livgren e da tutti gli altri gli altri strumenti e musicisti presenti, addentrandosi sempre di più nel mondo dei Proto~Kaw: ne vale veramente la pena. Nota di merito anche per la copertina, forse non bella come la precedente, ma con una piccola chicca: nei fossili che ci sono nella parete ove è disegnato l'onnipresente bufalo (simbolo della band), fra trilobiti e conchiglie ci sono un sax e quello che potrebbe essere un microfono! Per i collezionisti segnalo inoltre che esiste anche una special edition di The Wait Of Glory contenente una bonus track (One Fine Day) e un DVD con la registrazione del loro concerto del 2005 al Nearfest. Ultima nota a margine: a fine 2005 è entrato a far parte della band il batterista Mike Patrum al posto di Brad Schulz che comunque è colui che ha partecipato alla stesura e registrazione di The Wait Of Glory.
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