poisonblack: of rust and bones
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18/02/2010Non conosco per nulla i finlandesi Poisonblack. Mi avvicino quindi a questo nuovo album con orecchio forse esageratamente critico, ma non posso che fare altrimenti. Si dice che questi siano i giudizi migliori, freddi ed imparziali, asciutti da qualunque sentimentalismo tipico del fan che non ce la fa a parlare male del suo gruppo preferito. 'Of Rust And Bones' è il terzo album dei Poisonblack, nati da Ville Laihiala come costola dei Sentenced dell'ultimo periodo per poi trovarsi, giocoforza, ad essere l'unico gruppo in forze del singer finnico. Sin dalle prime note dell'opener "My Sun Shines Black" appare chiaro quali siano le coordinate stilistiche, cioé un rock/metal dalle tinte fosche e malinconiche, melodico e romantico allo stesso tempo, grazie (ma non solo) alla voce trascinante del signor Laihiala. Gothic/dark dove la chitarra è strumento principale e fondamentale, dove niente è affidato al caso e le canzoni, anche quando non hanno il giusto mordente per "tirare", sanno rendersi uniche all'ascolto perché dotate di un'anima pura e unica che le fa rimanere nella testa. Se in precedenza era chiaro e palese la sudditanza psicologica ed artistica verso i Sentenced, con 'Of Rust And Bones' il gruppo gli dà una severa spallata e comincia a suonare la sua musica, che possa piacere o meno. Sebbene non sia il tipo di musica che preferisco, posso ritenermi più che soddisfatto dall'ascolto di questo album che, ripeto, pur nella sua semplicità sa rendersi unico e valevole dell'acquisto immediato se siete amanti delle melodie suadenti in stile finlandese.
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