POISONBLACK: LUST STAINED DESPAIR
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09/09/2006La fine dei Sentenced non deve aver per nulla spento la sete musicale di Ville Laihala; il tenebroso singer finlandese torna infatti insieme ai suoi compari con il nuovo disco di quella che è ‘l’altra’ sua band, e ora come ora l’unica, i Poisonblack. Autori nel 2003 di un buon debutto intitolato “Escapextacy” (dove dietro il microfono si piazzò J.P. Leppäluoto dei Charon), “Lust Stained Despair” ne rappresenta il seguito dove la novità di spicco è senza dubbio il ritorno del buon Ville nei panni di cantante, lasciando comunque invariato il suo ruolo come chitarrista. Nel nuovo platter targato Poisonblack a ben vedere non c’è niente di particolarmente originale; equamente influenzati dal gothic metal più moderno che da quello più classico, “Lust Stained Despair” può contare su undici tracce di solido e robusto finnish sound che strizza l’occhio più che volentieri ai Sentenced (la travolgente opener “Nothing Else Remains”, “The Darkest Lie”) senza tralasciare i soliti richiami a band più 'anziane' e seminali che conosciamo tutti, tipo Paradise Lost. Una corsa decadente fatta di alti e bassi, visto che la presenza di più di un filler è innegabile, ma che si fa apprezzare anche e soprattutto per la sua semplicità, ulteriormente valorizzata dalla scintillante produzione targata Tue Madsen; i Poisonblack sono ancora ben lungi dall’essere una band di prima importanza o addirittura i nuovi Sentenced, ma la strada imboccata è senz’altro quella giusta.
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