PINK CREAM 69: IN10SITY
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24/03/2007"E fu così che i Pink Cream 69, dopo un lungo peregrinare, approdarono anch'essi nella oramai lussuosa scuderia Frontiers..." No, quello che vedete sopra non è né l'inizio di uno strano romanzo e neppure l'ennesimo sviluppo della follia made in Zorro, bensì la semplice cronaca del finalmente giunto sodalizio tra i noti hard-rockers teutonici e la nostrana Frontiers Records, che aggiunge un altro nome degno di nota al proprio oramai blasonato roster. L'occasione offerta per questo (si spera duraturo!) accordo altri non poteva essere se non la celebrazione della doppia cifra per quanto concerne gli studio album di David Readman e soci, lasciati ben tre anni fa alle prese con il convincente "Thunderdome". Ora, dopo aver dato ufficialmente dato il benvenuto (in pianta stabile) all'axeman Uwe Reitenauer (già a sostegno della band nelle varie date live tenute da qualche anno a questa parte, inclusa quella italica del 2005 al Tradate Iron Fest), la nuova e consolidata line-up dimostra di essersi rimboccata le maniche dando alle stampe uno dei migliori capitoli discografici della propria storia, perfettamente incentrato sulle caratteristiche che hanno reso famoso il proprio riconoscibile sound. "In10sity" è un album che ripercorre fedelmente il classico e solido riffing tipico del combo europeo, restituendo una serie di composizioni coinvolgenti ed accattivanti al punto giusto, tronfie di sostenute sventagliate hard-rock ammorbidite solo nel finale grazie alla emozionante ballad "Last Train To Nowhere". L'apporto in fase compositiva del già citato Uwe Reitenauer ha influito nel rendere ancora più compatto e al passo coi tempi il sound del disco in questione, ben confezionato dall'ottimo lavoro di produzione a cura di Dennis Ward, oramai un'autentica garanzia per quanto concerne il lavoro dietro alla console. Dal punto di vista del songwriting ci troviamo di fronte a tredici brani scevri da filler riempitivi o passaggi poco convincenti, altra caratteristica di successo di un lavoro che si insidia senza indugi tra i più luminosi capitoli in studio dei Pink Cream 69, probabilmente dietro solo al loro capolavoro "Sonic Dynamite". Un ritorno in grande spolvero insomma, oltre che un esordio di grande prestigio per sancire a dovere la nuova alleanza targata Frontiers Records.
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