SCORPION CHILD: Scorpion Child
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18/07/2013Da Augustin (Texas) irrompono sul mercato discografico gli Scorpion Child che con il loro cd di esordio ci spiattellano il loro modo di intendere l'hard rock. Partendo da una struttura di base riconducibile ai Led Zeppelin dei primi due seminali e intramontabili dischi, in particolar modo nell'iniziale "Kings Highway" e "The Secret Spot", con la voce di Aryn Jonathan Black che sembra voler in qualche modo emulare le gesta di Robert Plant (senza peraltro avvicinarsi minimanente), vengono comunque aggiunte influenze di vario genere appurabili negli accenni psichedelici/stoner in "Salvation Slave" e "Liquor", reflussi acid in "In The Arms Of Ecstasy", e tracce di folk nella conclusiva "Red Blood (The River Flows)". Interessanti le trame ordite dai due chitarristi ben sorrette da una sezione ritmica in bella mostra, anche se l'originalità non è certo il loro elemento vincente; diciamo che i ragazzi riescono ad assolvere il compito assegnato con risultati piuttosto lusinghieri, anche se non entusiasmanti, manca forse quella scintilla capace di rinfocolare l'ardore nell'animo dei rockers più nostalgici, finendo così per rimanere un disco solamente "carino" con una produzione che riesce a far conciliare in maniera precisa una gamma di suoni moderni in un tessuto tipicamente vintage, ma che se avessero osato un tantino di più in termini di idee si sarebbero raggiunti risultati molto probabilmente di maggior rilievo.
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