PASSENGER: PASSENGER
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30/12/2004Suoni duri, ruvidi ed aggressivi per i Passenger che debuttano con l'omonimo cd nell'anno da poco conclusosi. La confezione, da sola, meriterebbe complimenti ed elogi a cascata anche perchè è sicuramente piacevole avere tra le mani una cover del genere (rara e curata nei minimi particolari). Andando ad analizzare il contenuto ci si accorge dell'ottimo lavoro artistico, impregnato di suoni tipicamente svedesi, che sprigionano forza e determinazione seguendo però la strada della melodia puntando molto su atmosfere claustrofobiche e serrate nelle strofe mentre i ritornelli sviluppano trame più riflessive ed emozionanti. La sorprendente voce pulita Anders Fridén (singer degli In Flames), a volte trattata, si integra perfettamente con la struttura delle canzoni ed esprime al meglio l'intenzione rabbiosa ed allo stesso tempo sofferente presente nei testi proposti dalla band. Anche se col contagoccie sono presenti inserti elettronici ed altri elementi che sinceramente avrebbero potuto evitare di inserire ed a volte le chitarre sono troppo sporche tanto che sembrano vagamente essere influenzate da generi poco vicini al metal puro, quello con la M maiuscola. Nonostante ciò il cd in questione si lascia piacevolmente ascoltare e canzoni come "In My Head", "For You", "Circles" (la più intima del cd) e "I Die Slowly" sono un'ottima base di partenza per continuare ad emozionare.
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