UNSUN: CLINIC FOR DOLLS
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22/02/2011Secondo full-lenght per gli Unsun, band polacca nata per volere del chitarrista Mauricy Stefanowicz, ex Vader e Christ Agony. Il disco parte con le migliori intenzioni e il quartetto iniziale composto da "The Lost Way"-"Clinic For Dolls"-"Time"-"Mockers" si ascolta che è un piacere. Ma le canzoni a seguire non riescono a lasciare lo stesso segno, man mano che ci si avvicina alla fine di 'Clinic For Dolls' l'entusiasmo si smorza, e quello che rimane è una palese sensazione di déja-vu. Se partiamo dai punti a favore si può dire che la band propone brani coinvolgenti, non troppo elaborati e diretti, e che i polacchi si rivelano abili nel mettere insieme tutti gli elementi cardine del genere, dalla bella voce della cantante Aya, al mix tra melodie più delicate e riff grintosi di chitarre. Ma manca originalità, manca la capacità di dare identità ai brani che finiscono inevitabilmente per seguire la stessa linea logica, fatto che ormai è diventato una consuetudine nel gothic. Non per rimarcare un discorso fatto altre volte, ma basta ascoltare alcuni pezzi per riuscire ad individuare l'operazione quasi da copia e incolla che molti gruppi hanno fatto, magari senza neanche averne intenzione, e che li sta portando ad emergere ben poco, soffocando le qualità che s'intravedono. Detto questo, una prova poco più che sufficiente per gli Unsun, che nonostante la piacevole scorrevolezza del disco faticano a brillare di luce propria.
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