TRISTANIA: RUBICON
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08/10/2010Ha inizio la terza fase dei Tristania, dopo l'abbandono di Vibeke Stene e l'entrata tra le fila della band norvegese della cantante italiana Mariangela Demurtas ( ex Alight e Reel Fiction). 'Rubicon' rappresenta una nuova svolta nel sound del gruppo - voluta forse anche per dare possibilità alla nuova singer di esprimersi al meglio e non far rimpiagere troppo ai fan la voce lirica di Vibeke - che ha raggiunto una concezione sicuramente diversa dagli album precedenti, dove gli elementi principali erano le sonorità gregoriane, le melodie tenebrose e malinconiche e influenze black e death metal. Ora sembrano aver abbracciato un gothic di stampo più "commerciale", nel senso di una musica non eccessivamente elaborata e che vuole essere più diretta, più coinvolgente; ed il risultato è un disco gradevole, con buoni arrangiamenti, energico quanto basta, orecchiabile e soprattutto compatto, evitando di proporre pezzi troppo semplici ma cercando piuttosto di mettere a frutto l'esperienza che il gruppo ha acquisito da quattordici anni a questa parte e che permette loro di compiere con intelligenza queste evoluzioni. Convicente anche la prova di Mariangela, in particolare in canzoni come l'opener "Year Of The Rat", " Patriot Games", "The Passing" riesce a dare prova delle sue buone qualità vocali e che in "Amnesia" dimostra di alternarsi bene alla bella voce del cantante Kjetil Nordhus (grande la sua prestazione in "Vulture" e "Megical Fix"). In definitva un bel lavoro che non deve scoraggiare all'acquisto anche i fan più legati allo stile precedente.
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