P.O.D.: TESTIFY
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08/05/2006Brutta cosa esser stati una band di successo nel periodo di maggior fulgore del nu metal: la nuova generazione americana fagocita musica e generi peggio delle cavallette e quello che oggi è "super-trendy" tra un anno non lo sarà più. I P.O.D. questa situazione l'hanno vissuta all'indomani del best seller "Satellite", un cd che grazie a hit come "Alive" e "Youth Of A Nation" e ad un attitudine cristiana e positiva, ben vista dai media, ha permesso alla band di vendere milioni di copie e imporsi nel panorama nu-metal. Dopo quel successo i P.O.D. hanno perso per strada il chitarrista Marcus Curiel (sostituito da Jason Truby ex Living Sacrifice) e pubblicato un disco ("Payable On Death") maturo e ricercato ma rivelatosi un mezzo flop commerciale a dispetto di un valore musicale maggiore rispetto a "Satellite". Logico che questo "Testify" sia diventato un banco di prova decisivo per la band: i P.O.D. dovevano decidere se continuare il loro percorso di maturazione musicale oppure cercare di inseguire gli ondeggiamenti adolescenziali della MTV generation; il dilemma è stato risolto cercando di far convivere la propria maturazione musicale con qualche strizzata d'occhio al pubblico di "Satellite". Sotto questo aspetto "Testify" risulta ampiamente soddisfacente, infatti la qualità dei brani è in genere elevata e soprattutto si evita di cadere nei tranelli della facile commercialità Il merito va attribuito al bravissimo chitarrista Jason Truby, che dotato di un ottima preparazione tecnica riesce a dare una forte multidimensionalità al sound del gruppo, così come la prestazione del singer Sonny appare molto valida e ben bilanciata tra parti melodiche ed altre rappeggianti. Tutta la track list appare valida grazie alla varietà del sound della band che mischia reggae, jazz, hip hop, metal e grunge senza farsi troppi problemi Per chi vi scrive i brani che meglio funzionano sono quelli più maturi che meno indugiano su cadenze rappeggianti come "Goodbye For Now" (tra l'altro primo singolo del cd, la stupenda "This Time" (uno dei migliori pezzi mai scritti dai P.O.D.) e la terremotante "Mistakes And Glories"; ma va detto che anche il reggae di "Strength Of My Life" e il metal rap di "Roots In Stereo" si fanno valere. Insomma non siamo di fronte ad un capolavoro ma di certo, "Testify" è un lavoro validissimo, che potrà piacere un pò a tutti e si spera servirà da trampolino di lancio per un ulteriore maturazione del gruppo.
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