OUTLAWS: Dixie Highways
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25/02/2020Il rock sudista non morirà mai. È una bella dichiarazione che fuga, se mai ve ne fosse alcun dubbio, sugli intenti degli Outlaws. Lo storico gruppo di Tampa (Florida) è di ritorno sulle scene dopo otto anni da ‘It’s About Pride’, con un album che mantiene alta la tradizione, ed ovviamente l’orgoglio di appartenenza alla scena southern rock, in cui hanno lasciato un importante contributo con almeno i primi quattro dischi, più un live album incendiario: si esibivano sui palchi con ben due batterie, accompagnate dal four man guitar army. Quei tempi oramai sono lontani, ma ‘Dixie Highway’ recupera e mantiene alto quello spirito, oltre a quella bellissima sensazione di spazi aperti e vento caldo che accarezza il viso: dopotutto i fuorilegge sono da sempre maestri nel tratteggiare con le chitarre paesaggi western. Le chitarre, come di consueto, la fanno da padrone, ed ascoltare gli Outlaws in lunghi ed entusiasmanti fraseggi rappresenta la sublimazione stessa del southern rock, un genere che fonda le proprie radici nella totale libertà d’espressione: cavalcate infinite che ospitano interminabili duelli tra le chitarre soliste, che si incrociano e si rincorrono, come ci rivelano "Endless Ride", "Southern Rock Will Never Die" e "Dark Horse Run". Il rientro tra i ranghi di Henry Paul e Monte Yoyo ha portato i suoi benefici, oltre a garantire la continuità necessaria agli Outlaws nel proseguire la carriera, nella speranza che quanto prima possano sbarcare anche nella vecchia Europa, con magari una puntatina nel nostro paese.
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