MOLLY HATCHET: Battleground
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13/11/2019Phil McCormack ci ha lasciati ad aprile di quest’anno dopo aver contribuito alla causa del rock sudista. Ma la vita è una ruota che gira e non è ancora arrivato il momento per i Molly Hatchet di tirare i remi in barca. Con l’ingresso di Jimy Elkins, reclutato da una cover band, Bounty Hunter, specializzata nel repertorio degli autori di ‘Flirtin’ With Disaster’, si apre un nuovo capitolo per questa gloriosa rock band originaria di Jacksonville (Florida). ‘Battleground’ è il titolo perfetto per i cinque cowboys, il palco come campo di battaglia per conquistare il pubblico facendo cantare le chitarre. Con questa nuova line up (non vi è nessuno tra i membri originali che esordino con il leggendario debutto del 1978), i Molly Hatchet hanno affrontato un esteso tour tra USA ed Europa, catturando dalle date svizzere e tedesche le tracce che compongono questo doppio live: un compendio con tutti, ma proprio tutti, i classici del repertorio. La resa sonora è ottimale, oramai la set list e la band sono rodate da tempo, ma è soprattutto Elkins a sapersi presentare con un perfetto biglietto da visita, viatico per un nuovo studio album che dovrebbe arrivare con la prossima annata. Il ringhio di Elkins è perfettamente calato per le esigenze dei Molly Hatchet, raccogliendo idealmente il testimone lasciato da McCormack assicurandone la continuità in termini di stile: un plauso anche alla copertina firmata da Paul Raymond Gregory (Saxon, Uriah Heep e Motorhead).
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