ACID DRINKERS: Fishdick Zwei - The Dick is Rising Again
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25/11/2010Dannati polacchi! Quindici albums tra full-leight, live e raccolte in ventiquattro anni di (dis)onorata carriera, e ancora non sono satolli: eccovi il quindicesimo parto di questi folli thrasher, ideale seguito di 'Fishdick' della metà anni novanta. Rispetto alla scorsa volta mai come oggi i nostri mesciano il diavolo e l'acqua santa, Donna Summer e gli Iron Maiden, i Kiss con gli Slayer passando dai Metallica e dallo chanteur Joe Dassin. Una raccolta, meglio un'accozzaglia di cover ora interpretate, ora decostruite quando non addirittura dileggiate in un lavoro veloce e dall'anima punkettara e un tantino tamarra. Insomma si ride, ci si diverte, si rulleggia, ma si rimane anche spiazzati da tracce che poco, o nulla, c'entrano o giovano all'economia di una traversata tra rock, pop e metal come questo irriverente 'The Dick Is Rising Again'. Se l'accenno a "Losfer Words [Big 'Orra]" è forse quanto di più fedele, e quindi inutile, i nostri riescono a fare nell'omaggiare i nonnetti dell'heavy metal, "Et Si Tu N'existais Pas" è una debacle nel suo voler ugualmente essere fedele ad un originale così lontano dalle corde del quartetto. "Nothing Else Matters" è l'apice dello sberleffo ed è tutta da assaporare nel suo essere inizialmente rispettosa, per poi aprirsi a sonorità da sagra della porchetta, mentre "Blood Sugar Sex Magic" pare sia stata scritta proprio per gli Acid Drinkers, tanto i nostri la fanno "loro". I limiti dell'ennesima raccolta di omaggi dell'ennesima band (che, ricordiamo, aveva già "dato" a suo tempo) sono ravvisabili sopratutto nella scarsa uniformità che i nostri danno al platter nel suo complesso. Troppo varie le interpretazioni, troppe voci soliste (anche femminili!), ed una forte indecisione tra omaggiare e disintegrare rendono questa raccoltona più simile ad una compilation di bands punk-metal piuttosto che il sedicesimo lavoro dei polacchi. Il divertimento è assicurato, l'album corre veloce ed è sicuramente la scelta giusta per condire un rock n'roll-party con la dovuta quantità di pepe, ma in giro c'è di meglio, che si sappia. L'artwork è rozzo ed efficace al tempo stesso: insomma, perfetto nel riassumerci tutti i contenuti di un platter come questo.
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