NO RETURN: NO RETURN
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28/03/2006E’ davvero una piacevole sorpresa trovarsi in mano il ritorno sulle scene dei francesi No Return, band di potente thrash tipicamente europeo che fece perdere le sue tracce dopo il 2002, anno di uscita di “Machinery”, un vero e proprio gioiellino tuttora meritevole di ascolti ripetuti. Ho la sensazione che i No Return abbiano pagato il dazio di essere, all’epoca, labelmates degli affini Dew-Scented, sui quali la Nuclear Blast ha puntato alla grande dimenticandosi per strada i cinque francesi. La prima cosa che salta all’orecchio è il cambio di singer; via Steeve “Zuul”, dentro tale Moreno, che si rivelerà proprio il punto debole di questo “No Return”. Il thrash d’assalto intriso di venature death non è molto cambiato; influenze soprattutto Bay Area e svedesi fanno da padrone pezzi eccellenti come l’opener “Despair”, “Sanction” o “Utopia”, mentre brani come “Don’t Judge Me” o “Rust In You” sono più orientati verso il death metal duro e puro, se si escludono i variegati e melodici assoli del duo Alain/Benoît, coppia che replica senza troppi problemi il magistrale guitarwork presente in “Machinery”. Si diceva della new entry Moreno; growler d’eccezione, il nuovo acquisto dei No Return non riesce a inserirsi nel migliore dei modi nel sound dei nostri al contrario del suo predecessore, un vero e proprio maestro nell’equilibrio tra growl e scream. Una pecca non irrilevante che pregiudica di diversi punti il comunque ottimo risultato finale. Una band che dalla carriera meriterebbe molto, molto di più.
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