METALIUM: INCUBUS - CHAPTER SEVEN
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13/03/2008Il settimo disco in otto anni di attività: dei Metalium non si può certo dire che lavorino poco, nè che manchino di inventiva. Visto il suo diretto predecessore, mi aspettavo un Power Metal potente e dalle sonorità decisamente catchy, ed invece i nostri mi hanno stupito di nuovo. Se infatti da un lato i pezzi che compongono il nuovo lavoro di Basse e soci mantengono un elevato standard compositivo e si mantengono su livelli di orecchiabilità più che adeguati, dall'altro si nota una netta inversione di rotta in termini di immediatezza. "Incubus" è un disco cupo, pesante, a modo suo "cattivo", fatto di alternanze tra low ed uptempo, ritmiche martellanti, cori concisi ed aggressivi. Una sorta di piccola bomba, pronta a scoppiare in qualunque momento; una magistrale dimostrazione della crescita artistica della band. Basse, in particolare, fa sfoggio di una versatilità vocale estrema, dal pulito agli screaming e ritorno: se sia migliorato o abbia semplicemente deciso di "dare di più" resta un mistero, fatto sta che l'impatto che fornisce a tutto il lavoro è di una potenza e professionalità veramente encomiabili. Da questo punto di vista (e non solo), si segnalano assolutamente l'aggressiva 'Resurrection' e la tetra e malinconica 'Take Me Higher', due prove di stile davvero degne di nota, che si inseriscono a pieno titolo tra i migliori pezzi del combo. Dove Basse è la punta di diamante, non va comunque dimenticato l'apporto del resto della band, Ratz ed Ehre in cima alla lista: la sessione ritmica di "Incubus" è magistralmente dedicata a creare un'atmosfera opprimente ed esplosiva, e la produzione è riuscita a rendere giustizia all'intero lavoro. Impressione positiva? Sicuramente sì. Un'unica raccomandazione: non siamo davanti ad un disco facile; ascoltatelo più volte, perchè ha davvero molto da dare!
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