METALIUM: AS ONE - CHAPTER FOUR
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12/03/2004Basse e compagni ci offrono un lavoro deludente sotto più punti di vista. In primo luogo, questo "As One - Chapter Four" è alquanto banale, molto prevedibile e parecchio ripetitivo. Inoltre presenta più o meno tutti i clichè tipici dello speed power, inserendosi quindi nella massa di un genere in cui, bisogna dargliene atto, non è facile distinguersi: voce tirata e tagliente con abuso di toni alti, chitarra fredda quasi perennemente distorta, ritmiche a doppia cassa serrata continua su cui staccano solo rullate veloci, basso usato come una seconda chitarra. Questo utilizzo abbondante di stereotipi stilistici fa sì che le canzoni si assomiglino tra loro, rimandando alla fine a due strutture: o il pezzo è "cattivo" e aggressivo, o è "lento" e cerimonioso. Due strutture assolutamente standard danno l'effetto di due canzoni: tolti l'intro e la traccia finale, abbastanza atipica, restano comunque undici pezzi; meno i due caratterizzanti, nove sono inutili per chiunque non sia un "addetto ai lavori". Con ciò non voglio dire che non ci sia nulla di buono in tutto l'album: la tecnica, per quanto non eccelsa, è comunque ad un livello abbastanza alto, e l'intero lavoro si presta volentieri ad un ascolto. Anzi, per gli amanti dello speed power può anche esere un bell'album: il problema è che si ferma lì. Manca quel qualcosa in più che possa spingere un profano del genere ad accostarvisi. Tornando ai pezzi, l'unico di cui si possa dire qualcosa di particolare è la title-track, "As One (Finale)": questa si salva dalle somiglianze delle altre, presentando una ritmica meno frenetica, unita ad un tentativo di evocare uno "spirito di gruppo" tramite una linea melodica un po' più imponente e cadenzata. Un pezzo molto più classic, vagamente epico, che riporta l'attenzione al fatto che si sta ascoltando un album, e non un lungo singolo.
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