MANNING: ONE SMALL STEP...
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13/12/2005Guy Manning è un polistrumentista, un cantastorie moderno prolifico all'inverosimile: è difficile infatti mettere ordine a tutte le sue uscite discografiche sia che riguardino suo progetti solisti o bands nelle quali ha militato. Il punto più alto di notorietà l'ha raggiunto sicuramente facendo parte del progetto The Tangent insieme ad un mostro sacro quale Roine Stolt: comunque il buon Guy se lè meritato visto come suona e canta in questo "One Small Step..."; in questo disco ci troviamo di fronte ad un serio professionista che suona quasi per intero ogni song, dimostrando per intero la sua classe ela sua perizia tecnica. Il problema di fondo di questo album è un altro, purtroppo, e si tratta del songwriting: Manning crea delle canzoni orecchiabili, che recano i segni di un prog rock mischiato con influenze country; il tutto però termina qui, ci troviamo di fronte ad un album "carino" che non fa gridare al miracolo. Durante l'ascolto di molte tracce si sentono pesanti influenze di canzoni e bands quotate che non fanno altro che avallare la mia ipotesi: purtroppo Guy non ha osato più di tanto, proponendo brani che non ci narrano nulla di nuovo dal punto di vista musicale. La produzione è ottima come del resto la cover ed il booklet, che risultano una vera gioia per gli occhi... peccato per il songwriting...
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