SIKTH: Death of a Dead Day
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05/11/2016Ristampa di 'Death of a Dead Day', lavoro del 2006 degli inimitabili Sikth, gruppo ultra seminale inglese. Strana storia la loro, scioltisi poco dopo l'uscita di questa piccola gemma. Forse perchè non troppo capiti, forse perchè troppo progressive e sperimentali. Di certo non li si poteva paragonare a nessuno gruppo di quei tempi. Nonostante la loro abilità tecnica a dir poco pazzesca, i Sikth non si preoccupano di mostrarla tutto il tempo, e si prestano a dipingere una moltitudine di melodie eteree, quasi a voler sottolineare il punto di voler essere un gruppo in primo luogo dove tecnica, riff angolari quanto un goniometro sono solo una parte di quello di cui sono capaci di fare. Se da una parte "Bland Street Bloom" è tagliente quanto la lama di un rasoio, "Where Do We Fall" ci mostra l'anima fragile e delicata dei Sikth, supportata dalla fantastica voce di Justin Hill in primis. L'unico neo dell'album sono gli intermezzi vocali tra una canzone e l'altra come "Mermaid Slur" che a mio modesto parere sono troppo lunghi e astrusi per essere piacevoli. Notizia super positiva, però, è che si sono riformati e ci hanno offerto un altro fantastico EP. Cominciate pero' da 'Death of a Dead Day'. Non ve ne pentirete.
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