MANNING: ANSER'S TREE
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05/10/2006Dal 1999 ogni anno, puntuale come un orologio svizzero, il nostro Guy pubblica un nuovo album. Il nuovo capitolo della prolifica carriera musicale di Manning si chiama "Anser's Tree". Il disco ci narra della storia di una famiglia rivissuta attraverso gli occhi dell'ultimo discendente, il Dr. Jonathan Anser: le prime sei canzoni narrano ognuna di un particolare antenato, mentre l'ultima è dedicata al "nostro" dottore. Musicalmente ci troviamo di fronte ad un lavoro molto acustico impreziosito da flauti, sax, violini: la sensazione globale è che il buon Guy, da buon cantastorie quale è, abbia plasmato le singole tracce in modo da essere un'ottimo accompagnamento per i testi. E sono proprio le lyrics la parte più importante dell'album, a mio parere: il buon menestrello ci trasporta in giro per il tempo con la sua macchina del tempo progressiva. Ogni traccia cerca di essere il più aderente possibile al periodo storico in cui è collocata: il risultato è un disco di spessore, estremamete curato sotto tutti i punti di vista, che vi trascinerà ascolto dopo ascolto. Impossibile citare un capitolo del platter in particolare, visto che tutte e sette le parti risultano estremamente appetibili al pubblico progressivo: l'ugola di Guy vi porterà a spasso nel tempo incantandovi, e non vi rimmarrà altro da fare che accomodarvi comodi in poltrona per gustare appieno quest'ultimo, ottimo, lavoro targato Manning. La produzione risulta ottima e svolge appieno il suo compito; mi è molto piaciuta la copertina, sognante e colorata, che a me personalmente ricorda l'era progressiva settantiana, anche se riletta con le tecniche di disegno moderne. In definitiva consiglio "Anser's Tree" agli amanti del prog rock '70 e a tutti gli estimatori della buona musica, i quali cederanno volentieri un'ora della propria vita per farsi ammaliare dal talento puro e cristallino di Guy.
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