MALAAVIA: DANZE D'INCENSO
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04/01/2006Quello dei napoletani Malaavia è un percorso spirituale che rifugge clamorosamente dalle classificazioni e delle smanie di successo. Con "Danze D'Incenso" manifestano la necessità sempre più incombente di voler trovare una dimensione personale rimanendo assai lontani dalle strade che portano alla mercificazione di una creazione artistica. Una dimensione che si compone di tanti frammenti tra i più diversi sia sul piano lirico e culturale, sia su quello strumentale. Nati da una costola dei Blue Tango nel 1998 per opera di Pas Scarpato, i Malaavia compongono un concept album diviso in tre parti(sequenze) dalle forti reminiscenze mistiche ed esoteriche che la danza, in genere, suggerirebbe in quanto a vero e proprio linguaggio di sensi, un veicolo, un tramite tra l'interiorità ed il mondo esterno. Per farlo i nostri utilizzano una infinità di codici sonori che vanno dal progressive al jazz, alle contaminazioni mediorientali ed alle sfumature mediterranee, alla classica, all lirica, alla musica etnica e popolare di chiara estrazione partenopea, fintanto ad arrivare al sintetismo ritmico del dancefloor più immendiato. Il tutto cantato a più voci in italiano, in inglese, in latino, in dialetto napoletano dallo stesso Pas, dall'ugola gentile di Solimena Casoria, e da diversi ospiti quali Gianni Mauriello(Nuova Compagnia di Canto Popolare) in "Kyrie Eleison", Lino Vairetti(Osanna) in "Abraham, Where Is The Land?", ai quali se ne aggiungono ben oltre una decina a dare forma ad un disco che definire "grande" sarebbe come sminuirne l'effettivo valore. "Danze d'Incenso" è un vero e proprio caleidoscopio musicale che cerca con naturalezza e fluidità disarmanti di esplicare la cultura dell'anima attraverso l'eterogeneità della materia musicale conglobando, assemblando una varietà di culture e sonorità tra le più disparate alla ricerca dell'Uno. Un lungo itinerario che attraversa paesi e villaggi e tradizioni, e tanti scatti che ne immortalano l'essenza e che trovano l'adeguato posto tra le note di questo magnifico contenitore di arte, poesia, interiortà ed un nuovo modo di intendere il progressive così ricco di originaità. Fino alla meta finale: scoprire o ritrovare se stessi.
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