LUNATICA: THE EDGE OF INFINITY
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07/08/2006Ed ecco tornare i Lunatica sulle pagine di Hardsounds, dopo la recensione del precedente "Fables & Dreams" datato 2004: in quella occasione parlai di un disco buono, preludio di quello che speravo fosse il capolavoro della band. Invece devo dire che questo nuovo "The Edge Of Infinity" non raggiunge i livelli qualitativi sperati: certo, tecnicamente non c'è di che lamentarsi vista la bravura del gruppo, che senza strafare riesce a mettere assieme una prestazione più che convincente. Il vero tallone d'Achille di questo terzo album è il songwriting, che purtroppo partorisce canzoni dall'appeal troppo pop che son carine ed orecchiabili ma che, ascolto dopo ascolto, lasciano veramente poco nelle menti degli ascoltatori. Punto più basso dell'album è la canzone "Who You Are": scritta da Carl Falk and Sebastian Thott,famosi songwriters pop. La traccia risulta pronta per essere un nuovo hit di MTV, se non fosse tremendamente simile ad altre song pop già presenti sul mercato. Il resto dell'album punta, giustamente, sulla voce di Andrea e lei risponde ottimamente sfoderando una prestazione di tutto rispetto, impreziosita dai duetti con John Payne (Asia) e Oliver Hartmann. Musicalmente purtroppo non ci siamo, siamo di fronte ad un disco che non decolla dal pur buon predecessore, anzi riesce a fare peggio: canzoni scialbe, sempre improntate allo stile tanto caro ai Nightwish ma lontane anni luce dal proporre qualcosa di veramente nuovo. Il mio consiglio alla band è quello di ripartire con nuove idee, fresche e convincenti, e stupire il pubblico con una maturazione artistica convinta e decisa: altrimenti continuino a seguire la strada tracciata da altri, ma così facendo rimarranno una delle tante band del metal sinfonico senza essere qualcosa in più; sarebbe un vero peccato visto che i Lunatica le qualità le hanno, devono solo osare e tirarle fuori.
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