LAETITIA IN HOLOCAUST: Rotten Light
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15/09/2011Il mondo stava morendo. Guardai il Sole, nelle stesse condizioni. Gli dissi: "stai stridendo come un maiale, Sole. Quanto pesi ormai?".
Non sapremo mai quanto pesa il Sole morente, ma di sicuro abbiamo un'idea del peso che quest'album avrà all'interno della scena black metal, peso che si avvicina paurosamente allo zero. Come dei Negura Bunget ancora dodicenni che strimpellano in garage senza ancora saper bene dove andare a parare, i nostrani Laetitia In Holocaust palesano una pericolosa mancanza di idee e si muovono goffamente in un genere che (dopo dieci anni di attività, due demo e due full-lenght) non sembra proprio essere il loro. Arpeggi ripetuti ostinatamente e quasi sempre identici un po' in tutti i brani, una scarna ed elementarissima drum machine che spesso sfocia in blast beat completamente fuori luogo, riffs che vorrebbero essere evocativi, ma che in realtà evocano soltanto il desiderio di porre fine all'ascolto: questi gli ingredienti di 'Rotten Light'. Purtroppo, soprattutto per il genere proposto, se non hai idee, capacità, ed in particolare feeling, di certo non te li puoi inventare perchè rischi solo (come in questo caso) di fare un clamoroso buco nell'acqua, con tanto di vortice che ti trascina giù senza pietà.
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