KOPECKY: BLOOD
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28/06/2006I fratelli Kopecky sono un trio attivissimo sul fronte del progressive rock, visto che, oltre ad altri side project, sono alla quinta release con la band che porta il loro cognome. Il disco si presenta con sette brani di progressive rock a tutto tondo: si sprecano, infatti, le contaminazioni di fusion e jazz. Il platter risulta decisamente impegnativo ed orientato sicuramente al progster attento ed esigente, che saprà apprezzare, fin nelle più piccole sfumature, il lavoro realizzato dalla band. Tecnicamente ci troviamo di fronte ad un lavoro di ottima caratura, dal carattere sanguigno e indomabile: difficile tenere a freno la creatura “Kopecky” con pochi ascolti, è necessario un susseguirsi molto fitto di repeat per impadronirsi appieno del disco. Cambi di tempo, serrati riff di chitarra che cedono il posto a sprazzi acustici, composizioni articolate, poliedriche e ideate a spirale come un vorticoso tunnel spaziale: tutto questo, e ancora di più, è il sound di “Blood” che a mio avviso risulta disco molto interessante, difficile da padroneggiare, che saprà donare soddisfazione all’ascoltatore che avrà la pazienza e la voglia di lasciarsi entrare l’album nel sangue. La produzione è di buon livello mentre mi aspettavo di più dalla cover, che risulta abbastanza anonima nel suo rosso sangue inframmezzato da vene e capillari di colore più chiaro: questo dettaglio nulla toglie comunque all’album che merita la vostra attenzione senza ombra di dubbio.
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