KEEP THE PROMISE: A PEACEFUL MISSION OF WAR
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17/11/2014E’ un gran bel debutto quello dei Keep The Promise, band di pesi massimi di Carpi che annovera tra le sue file M.V. (leader dei Browbeat), ed alcuni musicisti provenienti dai To Shed Skin. La proposta di questa band è muscolosa tanto quanto il suo frontman, un hardcore moderno che trova nel metal la sua valvola di sfogo capace di rendere il tutto ancor più aggressivo e roboante di quanto ci si possa aspettare. E’ un album fatto su misura per due mercati: quello statunitense e quello tedesco. Il perché è presto spiegato: la loro idea in fatto di hardcore è decisamente oltranzista e dura, con un sound tanto crudo quanto devastante nel suo furioso incedere, in poche parole quello che troverete in 'A Peaceful Mission of War'. Come tutte le band attinenti al genere anche i Keep The Promise hanno nel fattore live la propria vena pulsante, cosa che si evince anche dal modo di interpretare i brani, senza troppi fronzoli e carichi al punto giusto dal primo all’ultimo minuto. Per cattiveria e furia agonistica potremmo citare Hatebreed e Biohazard, per il livello di tamarraggine gente come Madball e Acacia Strain, ma poco importa, quello che è veramente importante è mettere in evidenza un album di spessore come questo, reso tale anche dall’ottima prova vocale di M.V. e "Mitch" Tincani, abili nel dividersi i compiti tra gang vocals, parti rappate e urlate. In un genere dove i testi hanno quasi sempre un ruolo di comparsa fa piacere notare come nel caso dei Keep The Promise essi siano al centro della loro attenzione, parlando di temi importanti e mai scontati quali violenza sulle donne, abusi sugli animali, l’abuso di potere e ciò che sta succedendo nella società odierna.
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