IRREVERENCE: WAR WAS WON

Sono passati circa tre anni da quando, nel 2003, uscì “Target: Hate”, ed ora, dopo un cambio di line up (Luca, nuovo guitarist) e un consistente numero di concerti alle spalle, anche a supporto di gruppi blasonati, è un piacere ritrovare i milanesi Irreverence con il loro terzo full lenght album. “War Was Won”, questo il titolo del nuovo lavoro, si rivela essere un prodotto molto agguerrito, che pur non rinnegando le proprie origini, mostra una band più matura e capace. Il thrash dei Sodom è ancora una forte influenza per il quartetto meneghino, ma è evidente come i nostri abbiano cercato di evolvere ulteriormente il proprio sound con una proposta più varia e articolata: non è un caso infatti che diversi brani si avvicinino molto al death metal (“Worst Enemy” per dirne uno). Ricky e Co. sanno fare molto bene il proprio lavoro, non c'è dubbio, e con “War Was Won” sono riusciti a mettere insieme un arsenale di tracce spietate e corrosive, votate ad un estremismo sonoro senza compromessi, ma non per questo prive di un equilibrato senso melodico che sfocia in solos avvincenti e ben studiati. Difficile scegliere il pezzo migliore in un lavoro monolitico e compatto come questo: citare solo la title track, la complessa “In The Cahos”, o la dirompente “Dregs Of Society” rischierebbe di far passare ingiustamente in secondo piano il resto del disco. Piuttosto mi preme sottolineare l’ennesimo merito degli Irreverence, che riescono a mettere in luce la propria personalità anche attraverso lyrics mai banali (cosa non da tutti i giorni): “Slaughter Of The Innocents”, con la sua critica a certi metodi della ricerca scientifica è con tutta probabilità il caso più eclatante.