IN ETERNA: IN THE DARK
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31/10/2005A volte quando ricevo il materiale promozionale, mi é capitato più volte di leggere il foglio di presentazione allegato e di trovare idiozie (nel migliore dei casi) a riguardo della proposta musicale del gruppo in questione: gruppi che pensano di inventare generi nuovi, che si danno parvenza di popolarità e importanza per aver suonato con altrettanti gruppi sconosciuti, eccetera. Nel caso degli In Eterna, one man project di Enrico Treccani, in arte Krieg, non è stato così. Autore di un mini-CD, 'In The Dark' nel campo della musica dark/ambient/elettronica, il risultato é stato di molto superiore alle mie aspettative. Premetto che sono quasi totalmente a digiuno di certe sonorità, se non per gli ultimi episodi della discografia di Burzum, ma ascoltando le cinque tracce (più due nascoste delle quali la seconda si discosta da tutto il resto, ma ne parlerò più avanti) dell'album ho avuto modo di addentrarmi in un mondo oscuro e pervaso da una serie di ambientazioni ed emozioni, tutte riconducibili alla psiche umana, che poi era esattamente quello che aveva anticipato lo stesso autore nella presentazione del disco. Difficile entrare nello specifico ed esaminare ogni singola traccia dettagliatamente, perché il confine fra musica e sensazioni evocate in questo caso è molto labile, lasciando alla soggettività personale il giudizio migliore sulle composizioni di Krieg. Un lavoro questo assolutamente non di ascolto proibitivo per nessuno, amanti o no di tale genere, nel quale tutti, e ripeto, TUTTI, possono trovare qualcosa d'interessante. Discorso a parte va per la seconda delle due tracce nascoste, la numero 88, dal titolo "White War": in questo caso Krieg tralascia la componente puramente elettronica della sua musica per adagiarsi su un suolo tipicamente black metal (direi mid-period Satyricon) aiutato in questo caso da altri musicisti; facendo così però si perde tutto il fascino atmosferico di cui sopra e si abbracciano sonorità riciclate.
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