HYDROGYN: DEADLY PASSIONS
data
16/07/2008Sinceramente non ho ancora compreso se l'avvenente e sensuale aspetto della singer Julie possa essere considerato un'arma a favore della musica degli Hydrogyn oppure un vero e proprio deterrente, visto e tenuto conto che non pochi sono stati i detrattori della band americana nati proprio sotto questo specifico segno, accusando il gruppo stesso di aver attinto popolarità non tanto per la propria qualità musicale, ma bensì per le procaci poppe al vento della propria tutt'altro che sobria singer. Sinceramente, fermandosi a prestare un ascolto un "attimino" più attento rispetto a quello effettuabile tramite i pochi secondi dei vari samples distribuiti su internet, non vedo perché gli Hydrogyn non debbano essere considerati una formazione onesta in grado di fornire una non certo memorabile ma comunque godibile miscela hard-rock, capitanati da una vocalist in possesso non solo di tanta grazia fisica, ma anche di un timbro vocale graffiante al punto giusto. Certo va sottolineato come dal punto di vista del songwriting non siano presenti particolari scossoni per quanto concerne la qualità generale dei brani proposti, attestata su una tanto positiva quanto ordinaria verve di un sound compatto e piuttosto moderno (quasi estrapolata da una commistione tra la parte meno gotica e più hard-rock oriented degli Evanescence ed un tangibile tocco di arena rock a stelle e strisce), ma penso non si possa comunque puntare l'indice in negativo verso un lotto di undici tracce che sanno scorrere via con discreta disinvoltura, mostrando anche un certo coraggio nella riesumazione anabolizzata di una song come "You Oughta Know", pescata dal repertorio di una singer di razza come Alanis Morrisette. Alla fine dei conti anche 'Deadly Passions', come 'Bombshell', dimostra di saper offrire un apprezzabile intrattentimento, il tutto anche a fronte di brani dalle interessanti melodie come nel caso della ottima "Candles Light Your Face". Certo è che non sarà facile compredere quale sia il target di pubblico a cui possa essere indirizzato, visto e tenuto conto del tipico atteggiamento poco propizio degli hard-rockers più "conservatori" verso prodotti di questo tipo.
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