HIGHLORD: The Warning After
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02/04/2013Attivi da oltre dieci anni, gli Highlord non hanno bisogno di presentazioni. Semplicemente, dei grandi power metallers che rendono onore all'Italia con dischi sempre ispirati e -da un paio di uscite a questa parte- in crescita di qualità e intensità. La release del 2009 aveva già detto che il classico power metal stava troppo stretto ai Nostri. Arrangiamenti, atmosfere, profondità... Tutto lasciava presagire che il passo successivo facesse ancora meglio. Così è stato, così abbiamo 'The Warning After' e le sue appassionanti visioni di metal, che ti riesce facile memorizzare ma che non riesci a lasciare perchè ad ogni ascolto è un nuovo particolare che viene fuori. Tutto ciò grazie al magico lavoro delle tastiere, alle prese con canzoni mai banali (sebbene non si inventi nulla di nuovo), soprattutto nella progressiva "Brothers To The End", un mix di melodia/durezza che combatte ad armi pari con gli ultimi Symphony X. Ma non è il prog l'anima degli Highlord, solo incursioni che insaporiscono il piatto. Il cuore del disco è la voce di Andrea Marchisio che -non potentissima o appariscente- riesce a capitalizzare ogni sforzo in una prova che non lesina passione e alti picchi di melodia. Alcuni cori degli Stratovarius fanno capolino in "Standing In The Rain", ma qui le ritmica è molto più matura e heavy. La ciliegina sulla torta per gli amanti del power è "Arcade Warriors" con la partecipazione di Ralph Scheepers dei Primal Fear, molto vicina alla band tedesca. La prova della ballad è superata in modo superbo: "Of Tears And Rhymes" è pura emozione e tutta la band fa un egregio lavoro. Chi l'ha detto che il power è solo doppia cassa e acuti terribili?
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