HELSTAR: SINS OF THE PAST
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20/12/2007Il 2006 ha visto riunirsi la storica line up degli Helstar, con la promessa di un nuovo disco e di nuovi live acts nel 2008. Line up storica in quanto, con l'eccezione del batterista, si tratta della formazione del 1986; per il momento non si sa ancora nulla del nuovo disco, ma per cominciare la band ha deciso di riregistrare alcuni classici ottantiani, fornendo a chi ancora non li conoscesse una buona base per iniziare ad apprezzarli, in attesa del nuovo lavoro. Fondamentalmente si tratta di un Heavy all'americana, fondato su riff di chitarra crudi e veloci, che incorniciano una voce in stile Rob Halford (anche se in realtà la timbrica è un po' più bassa), mentre le basi ritmiche si limitano ad una sottolineatura dei passaggi chitarristici. In pratica un bell'Heavy classicamente americano, che alcuni hanno accostato al Power ed altri allo Speed, senza però coglierne la pura essenza di potenza e regolarità: una musica piuttosto quadrata, con linee melodiche aggressive ed accattivanti, semplice da "elaborare" e di facile fruitura. Forse non si tratta di una band in grado di sconvolgere il mondo del Metal, oggi come vent'anni fa, ma sicuramente tra i loro lavori si trovano dei capisaldi che ben rappresentano un'intera corrente, sposandosi con le richieste di un pubblico che una semplice ristampa dei classici non l'avrebbe accolta con grandi entusiasmi. Pollice alzato soprattutto per la produzione, che è riuscita a randere giustizia ai classici (ed ai due inediti) senza snaturarli con eccessivi modernismi, restituendoci anzi dei cimeli ben spolverati e lucidati. Pollice alzato anche per la band, che con i due inediti fa ben sperare per il nuovo disco, vista la naturalezza con cui questi si accostano ai classici: fedeli al loro stile, gli Helstar si apprestano ad un ottimo ritorno. Speriamo continuino così.
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