HAREM SCAREM: HOPE
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02/07/2008E' una sensazione quasi d'ansia quella che mi accompagna nella recensione di 'Hope', l'album decretato dagli Harem Scarem stessi come il proprio definitivo canto del cigno in studio, il quale mette la parola fine su una lunga e positiva carriera artistica, entrata nel cuore di un notevole numero di appassionati delle sonorità melodiche. L'album in questione riprende il discorso interrotto nel precedente 'Human Nature', fondendolo con il mood maggiormente cupo e darkeggiante di 'Over:Load' ed ottenendo una miscela che, senza dubbio, non mancherà di accendere qualche acceso dibattito, come del resto accaduto nei confronti del già citato album del 2005. In ogni caso, per onore di cronaca, va sottolineato come l'approccio maggiormente positivo e solare di 'Human Nature' compaia comunque tra i solchi dell'uscita in questione, caratteristica questa ben visibile ad esempio nel riuscito chorus della title-track, forse uno dei brani più rappresentativi di tutto il lotto. Dal punto di vista della produzione ritengo 'Hope' maggiormente curato rispetto a 'Human Nature', il tutto anche a fronte di un apporto sonoro di batteria qui maggiormente incisivo, mentre quello che non può ovviamente mancare è il solito ed atteso apporto offerto dalle splendide parti vocali di Harry Hess e dalle vivaci chitarre del mai banale Pete Lesperance, un duo in grado di apporre ancora una volta il proprio riconoscibile marchio su una degna conclusione di una onorata carriera artistica. Ci mancherete ragazzi, altroché se ci mancherete.
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